lo ricordo bene lo spavento di quella notte...
quello spavento che ci faceva stringere più forte il nostro bambino...
l'angosciante consapevolezza che da qualche parte c'era tragedia,c'erano urla e lacrime...
quell'angoscia confermata dalle notizie
subito cercate accendendo tv, radio,internet...
e nei giorni successivi per tutto quel che in tv si vedeva...
ne ricordo diversi di terremoti,
tremori della terra arrivati molto ben percettibili fino a me...
il primo di cui ho memoria FRIULI nel 76...e l'ultimo L'AQUILA...tremori della terra arrivati molto ben percettibili fino a me...
pensandoci ora...quello in cui ho avuto più paura è stato quest'ultimo
perchè ho un figlio che prima non avevo...
un figlio ci dà una coscenza diversa.
la mia famiglia è la cosa più importante che ho.
mio figlio è tutto per me.
prego per quelle famiglie che non ci sono più
per quei figli che mancano ai loro genitori e per i genitori che mancano ai figli...
famiglie distrutte dal tremore della terra.
grazie sandramilù per avermici fatto riflettere con il tuo post
questa canzone è stata scritta per solidarietà da
Alessandro Benvenuti, attore, regista e cantante e
interpretato dai Vega’s, band dell’Aquila, insieme ai musicisti della
Piccola Banda Ikona, Quartetto Euphoria, Soluzione e molti altri
DECIDILO TU
Così dolce era l’ora in cui la campana
con tocchi di bronzo richiamava a se
l’attenzione distratta da mille altri suoni
i tuoi occhi incagliati in giornate a cliché
Eran muri e mattoni, una vista d’insieme
un ventre di madre a proteggere chi
come sempre non vede le cose più vere
e va in cerca di noia per altri bazar
E poi venne col buio
Un tremore di fondo
E la notte dei tempi calò
Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
Quelle cose che parlan di te
Del respiro del mondo hai capito l’umore
e il fiorire di luoghi comuni e di più
la tua storia finita in un niente di tempo
il tuo nome neppure un sussurro nel vento
Ora guardi e sei muto, il paesaggio violato
la campana caduta che adesso ti manca
la tua terra ha ucciso con uno starnuto
il passato è una polvere bianca
Quando venne dal buio
il tremore di fondo
e la notte dei tempi calò
Sulle tue cose vere
Sulle cose di sempre
quelle cose che parlan di te
Ora sogno un domani che sappia di mani
E di gente che non voglia più
Le sue sere inchiodate davanti a quei palsimi
Di un sogno chiamato tivù
E mi spingo a pensare che possan tornare
momenti che valgan di più
nei rapporti tra uomini e donne
che un moto di faglia ha sbattuto giù
E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
non son più le promesse a guarire il dolore
di chi ha perduto il più
E il tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
fra macerie e dolore di proclami
non servono più
Quel tremore che viene dal fondo
questa volta decidilo tu
O quei muri che
sono il tuo tempo rimpianto
non torneranno
2 commenti:
Que desgracia, me uno a tus rezos, para acompañar a los que ya no están.
Un abrazo.
Ho letto la tua richiesta e mi arrivare ad esso, la ringrazio molto per il suggerimento.
Un abbraccio.
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